La gestione del magazzino è uno snodo fondamentale nella vita di una azienda rivolta al commercio elettronico. Se non viene gestito in maniera accorta, infatti, si rischiano strozzature che possono rivelarsi del tutto deleterie.
Ad esempio reclamizzando sul proprio sito un prodotto che è invece non disponibile. Il cliente che ha fatto l’ordine e attende il suo arrivo, potrebbe reagire con grande fastidio di fronte al mancato arrivo.
Nel migliore dei casi dando vita alla disdetta, in quello peggiore prendendo l’accaduto come la testimonianza dell’inadeguatezza dell’azienda, con conseguente decisione di non averci nulla a che fare. Se poi dovesse decidere di condividere la sua esperienza online, la frittata potrebbe dirsi fatta, con un danno di reputazione incalcolabile. Ecco perché il magazzino deve essere oggetto di continuo monitoraggio, al fine di evitare incidenti di questo genere.
Come fare per gestire al meglio un magazzino per e-commerce
Come bisogna procedere per dare vita ad una accorta gestione del proprio magazzino? In primo luogo, occorre partire da un assunto ben preciso: monitorare un magazzino per e-commerce non è in fondo molto diverso da ciò che occorre fare nel caso di un negozio fisico.
Se è abbastanza sbagliato pensare che il commercio elettronico sollevi dal problema della logistica (a meno che non si opti per il dropshipping), dall’altro lato va sottolineato come il doversene occupare è parte integrante del processo di vendita. Potendo peraltro contribuire in larga parte al suo successo. A patto che essa si dimostri strutturata nel modo migliore.
Cos’è la logistica
Per logistica si intende il modus operandi basato sui seguenti passi:
- ricezione della merce, ovvero il momento in cui il corriere si presenta presso il domicilio indicato per consegnare il pacco che contiene la merce ordinata al proprio fornitore, con acclusi i documenti della consegna. Per poter avere il controllo di quanto accade occorre avere un archivio, in cui verranno conservati i secondi, al fine di poterli usare nel corso delle altre fasi del processo;
- lo stoccaggio della merce, in pratica la sua sistemazione e organizzazione negli appositi settori in cui è stato suddiviso il magazzino. Suddivisione che deve essere stata predisposta in anticipo, in modo da rendere più veloce ed efficiente il processo. Ove tutto sarà stato fatto a regola d’arte, un eventuale aumento di ordini potrà essere fronteggiato nel modo migliore, senza eccessive perdite di tempo;
- la fase di acquisto, nella quale proprio il magazzino riveste un ruolo fondamentale. Se si conosce con precisione la quantità di articoli rimanenti e si riesce a tracciare in maniera rapida un grafico delle vendite, si può evitare l’improvvisazione. La quale può comportare notevoli rischi in fase di vendita o di consegna della merce ordinata. In particolare il danno di immagine derivante da una diluizione notevole del tempo di consegna;
- il controllo delle scorte, il quale deve avere luogo in maniera periodica e sistematica. Un iter il quale comporta notevoli risultati in termini di acquisti e vendite, evitando che il proprio commercio si blocchi per mancanza di determinati articoli. Farlo al meglio può anche permettere di mettere in campo svendite e altre attività di carattere promozionale tali da rivelare la loro utilità nell’ottica di aumentare il seguito di clienti. Va infatti ricordato come la merce invenduta rappresenti un problema notevole per ogni venditore;
- la spedizione della merce venduta, altra fase cruciale nella vita di un eCommerce. Se nel commercio tradizionale il cliente si ritrova in mano il prodotto acquistato, in quello elettronico lo ha soltanto visto, prima che arrivi. E proprio il momento dell’arrivo deve essere curato al meglio.
La necessità di uno spedizioniere adeguato
Il danno che può derivare da una consegna inadeguata, non viene spesso curato con la necessaria attenzione dal mittente di un determinato pacco. Se la merce spedita arriva a destinazione senza danni può rappresentare una sorta di biglietto da visita per l’azienda che l’ha inviata.
Nel caso contrario l’effetto boomerang è praticamente assicurato. Il cliente finale, infatti, può decidere di recedere dall’acquisto, con un danno doppio, in quanto alla mancata vendita si aggiunge il costo sostenuto a vuoto per l’invio. Senza contare la possibilità di eventuali sfoghi social da parte dell’utente. Le cui lamentele possono amplificarsi sul web, convincendo altre persone ad evitare un sito che non cura un aspetto così importante.
Per evitare una situazione di questo genere si consiglia perciò di soppesare con attenzione le varie proposte di mercato senza pensare al massimo risparmio. Molto meglio cercare di ottimizzare i costi di spedizione raggiungendo un elevato rapporto tra gli stessi e la qualità del servizio.
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