Il trasloco rappresenta un vero e proprio incubo per molti di coloro che sono costretti ad affrontarne uno. Non solo da un punto di vista puramente psicologico, derivante dalla prospettiva di dover dare un vero e proprio taglio alla propria vita precedente, ma soprattutto finanziario.
Molto spesso, infatti, le cifre necessarie per poter portare mobili e oggetti dalla vecchia alla nuova abitazione vanno ad attestarsi su livelli notevoli. Sino a rischiare di mettere in crisi bilanci familiari sempre più fragili dopo anni e anni di crisi economica che sembra non finire mai.
Proprio per questo motivo, la domanda che si fanno in molti tra coloro che si apprestano a traslocare è la seguente: è possibile riuscire a contenere i costi? E soprattutto, esiste la possibilità di farlo? Le risposte da dare sono in effetti abbastanza articolate.
Contenere i costi del trasloco: è possibile
Contenere i costi collegati alla necessità di traslocare è sicuramente possibile. Se si riesce a dare vita ad una strategia vera e propria in tal senso è anche possibile fare in modo che, alla fine, una ipotesi di questo genere si riveli molto meno traumatica di quanto si pensava.
Sino a togliere di mezzo l’idea di ricorrere ad un fai da te che non solo lascia il margine a possibili incidenti e disguidi, ma non è mai a costo zero, come qualcuno erroneamente pensa.
Per poter ridurre i costi in maniera anche notevole, però, occorre appunto non ignorare alcuna strada di possibile risparmio. A partire naturalmente dalla scelta dell’impresa cui affidare l’incombenza.
Impresa professionale o della domenica? Non c‘è confronto
In “C’era una volta l’America”, il capolavoro di Sergio Leone dedicato ad una vicenda di mafia che ha come teatro New York ai tempi del Proibizionismo, si vede un carretto recante le povere cose di una famiglia nell’atto di spostarle per un trasloco. Una modalità che non era rara un tempo, quando le nostre case erano popolate da poca mobilia, quella strettamente necessaria, e poco più.
Si può dire che quel carretto fosse una versione ante litteram delle cosiddette ditte della domenica di oggi. Piccole imprese che offrono i loro servizi per i traslochi, adoperando all’uopo un furgone con il quale fanno i viaggi necessari a tariffe spesso stracciate. O che si reputa tali. Per farlo operano naturalmente in nero e ingaggiando facchini non professionali, abbattendo in tal modo i costi.
Il problema è che con facchini di questo genere l’incidente è sempre dieto l’angolo, sotto forma di danni più o meno rilevanti alla merce traslocata. Inoltre queste imprese non offrono servizi aggiuntivi che sono preziosissimi, ad esempio lo smontaggio e il rimontaggio dei mobili.
Alla fine si scoprirà che tra una impresa della domenica e una professionale, il risparmio sarà molto contenuto. E non certo tale da giustificare una ipotesi che può sfociare in un notevole numero di inconvenienti.
Scelta del trasportatore: come fare per risparmiare
Come si può fare per scegliere un trasportatore in grado di far risparmiare senza sacrificare la qualità della prestazione? La chiave di volta è rappresentata dal preventivo, ovvero il documento in cui l’impresa propone il suo prezzo sulla base delle esigenze proposte.
Il modo migliore per utilizzare questa opportunità è chiederlo a tutte le imprese operanti sul territorio, senza fermarsi di fronte alla prima proposta apparentemente favorevole. Anzi, proprio quella proposta dovrebbe essere utilizzata come pietra di paragone per le imprese consultate, spingendole a presentare preventivi ancora più favorevoli.
Anche perché, all’atto pratico quella che sembra la proposta migliore potrebbe mancare di qualche servizio che poi dovrebbe essere pagato a parte. Quindi, quando si richiede il preventivo si deve avere l’accortezza di chiedere che vengano elencate tutte le voci di spesa contemplate al suo interno.
Fissare con largo anticipo la data del trasloco
Altro accorgimento che può aprire la strada ad un notevole risparmio, è poi rappresentata dall’organizzazione del trasloco con largo anticipo. Le aziende del ramo, infatti, sono solite dare vita ad una programmazione molto rigida, in modo da poter ottimizzare il proprio lavoro. Proprio per questo accordano un notevole sconto a chi fissa la data con molto anticipo, dando loro di inserire il giorno scelto all’interno del proprio calendario, armonizzandolo con il resto dell’attività.
Inoltre, occorre considerare il momento migliore per traslocare. Farlo in bassa stagione, ad esempio in inverno, costa sicuramente meno che nel corso di quella alta. E, ancora, scegliere un giorno infrasettimanale comporta un esborso minore rispetto a quello previsto per il fine settimana.
Reperire gratis le scatole
Per effettuare il trasloco servono scatole, in notevole numero. Solitamente l’azienda di traslochi cui ci si affida ne fornisce un certo numero gratis, facendosi pagare quelle richieste in eccedenza. Se i mobili e gli oggetti da trasportare sono tanti, la spesa può rivelarsi anche abbastanza elevata, nell’ordine dei 200 euro.
Se per i mobili pesanti conviene comunque lasciare l’incombenza dell’imballaggio alla ditta, al resto si può provvedere in perfetta autonomia, a partire naturalmente da libri e vestiario. In questo caso le scatole possono essere reperite anche con una certa facilità, facendo ricorso ai negozianti di cui ci si serve di solito, chiedendo loro gli scatoloni avanzati. Gli esercenti non hanno alcuna difficoltà ad aderire a questo genere di richiesta, anche per nutrire un buon rapporto con la propria clientela.
Fai da te? Meglio di no
Infine un ultimo suggerimento: a meno che il materiale da trasferire sia poco, è molto meglio non ricorrere al fai da te. Il quale comporta una serie di problemi che sull’onda dell’entusiasmo iniziale si tende a non considerare.
A partire dalla necessità di affittare un furgone e pagare il carburante per i viaggi necessari. Cui occorre aggiungere il costo derivante dall’ingaggio dei facchini. Senza contare il tempo che occorre dedicare alle operazioni e le difficoltà derivanti dall’impossibilità di adoperare un ascensore o un montacarichi, ipotesi che diventa uno spauracchio quando una o entrambe le abitazioni sono ubicate ai piani alti dei rispettivi palazzi.
Alla fine magari si sarà risparmiato qualcosa rispetto alla ditta professionale, ma si sarà collezionata una quantità di stress micidiale.
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