Il trasloco è un momento molto particolare nella nostra vita. Chi è costretto a trasferirsi da una abitazione all’altra, molto spesso lo vive alla stregua di una vera e propria cesura. Soprattutto se alla casa che si lascia sono legati bei ricordi, in particolare quelli della propria infanzia, come accade ne “Il ragazzo della Via Gluck”, il celebre brano di Adriano Celentano.
Il carico psicologico, poi, va ad unirsi alla notevole fatica fisica che un trasloco può comportare. Occorre infatti predisporre tutto per riuscire a trasportare mobili e oggetti dalla vecchia alla nuova abitazione. Con l’ulteriore carico rappresentato dal costo finanziario, che spesso raggiunge livelli molto importanti.
Andiamo quindi a vedere cosa si deve fare per organizzare un trasloco, in Italia o fuori dal territorio nazionale, in modo da avere un servizio di qualità senza spendere in maniera eccessiva.
Come fare per evitare lo stress
Come abbiamo ricordato in precedenza, trasloco è spesso sinonimo di stress. Derivante in particolare dalla fatica per i preparativi, ovvero la necessità di predisporre al meglio il trasferimento di tutto il necessario nella nuova abitazione e di preparare all’interno della stessa le condizioni in grado di agevolare al massimo il processo di assuefazione alla nuova realtà.
Le cose da fare sono in effetti tante: decidere cosa si deve trasferire ed eliminare ciò che non serve più, staccare le vecchie utenze e siglare quelle nuove, provvedere alla parte burocratica e, soprattutto, scegliere il corriere cui affidare il tutto.
Per farlo al meglio ed evitare pericolose dimenticanze, la cosa migliore da fare è affidarsi ad una rigida programmazione. In tal modo sarà possibile spianare la strada verso la nuova abitazione e ridurre al minimo il possibile stress. Soprattutto quello che solitamente colpisce i soggetti familiari più vulnerabili, come i bambini piccoli e gli anziani. I più esposti alle incognite di una nuova vita e alla modifica delle vecchie abitudini.
Meglio evitare il fai da te
Quando ci si trova nella necessità di traslocare, le possibilità cui ci si trova di fronte sono due: il fai da te e l’affidamento dell’incarico ad una ditta di trasporti professionale.
In particolare, la soluzione in totale autonomia è vista da molti come una notevole opportunità di risparmio. Ma è veramente così? Non proprio, anzi. Quando si opta per il fai da te, occorre infatti rimediare un mezzo di trasporto, ovvero un furgone e, a meno che non se ne possegga uno o non si abbia la possibilità di rimediarlo da un familiare o un conoscente, occorre affittarlo. La spesa può sembrare modesta, ma deve essere moltiplicata per i giorni che si renderanno necessari per l’espletamento delle operazioni.
A questo primo esborso, si andrà poi ad aggiungere quello derivante dalla necessità di rimediare i facchini. Anche in questo caso si potrebbe chiedere l’aiuto a familiari e conoscenti, ma occorre sapere che lo spostamento di mobili e oggetti ingombranti non solo è molto faticoso, ma richiede anche capacità gestionali non indifferenti. In mancanza delle quali la possibilità di incidenti e rotture è sempre dietro l’angolo.
Inoltre occorre anche tenere nel debito conto che per poter dirigere le operazioni occorre assentarsi dal lavoro. Ove anche fosse possibile, sarebbe necessario reperire permessi non retribuiti, con ulteriore danno economico.
Alla fine si potrebbe scoprire con un certo sgomento che il risparmio rispetto alla soluzione rappresentata dalla ditta di trasporti professionale è stato minimo. Mentre la fatica e lo stress hanno raggiunto livelli elevatissimi. Quindi, a meno che non si debbano trasportare pochi mobili e oggetti, magari di dimensioni non eccessive, il fai da te è assolutamente da scartare.
Affidare il trasloco ad una impresa: attenzione a quelle della domenica
Con la crisi economica in atto, il trasloco mette paura da un punto di vista strettamente finanziario. Tanto da spingere molte persone a rivolgersi alle cosiddette ditte della domenica. Ovvero imprese solitamente gestite da immigrati che propongono un servizio di questo genere a prezzi molto contenuti.
Se le tariffe sono effettivamente convenienti, in quanto tutto avviene in nero, la qualità del servizio, però, è assolutamente scadente. I facchini, infatti, non sono professionisti e rischiano di danneggiare la merce loro affidata per l’evidente imperizia. Inoltre la merce viaggiante senza un documento di accompagnamento rischia di essere intercettata dalla polizia autostradale. In tal caso la beffa è dietro l’angolo, con il sequestro del carico.
E, ancora, questo genere di imprese lavora senza permessi di occupazione del suolo pubblico e potrebbe creare notevoli problemi in tal senso, creando le premesse per guastare sin dall’avvio il rapporto con il vicinato. Una serie di considerazioni che fanno capire come sarebbe molto meglio evitare rapporti con interlocutori di questo genere.
Molto meglio affidarsi ad un corriere professionale
Come si sarà capito a questo punto, il trasloco dovrebbe senz’altro essere affidato ad un corriere professionale. La maggiore spesa comportata da questa soluzione, infatti, viene abbondantemente ripagata dalla qualità del servizio e dall’eliminazione di gran parte dello stress che caratterizza questi trasferimenti.
A patto, naturalmente, di reperire il trasportatore giusto, ovvero quello in grado di garantire un servizio effettivamente di qualità e un rapporto tra esso e il prezzo finale molto elevato.
Il modo migliore di reperirne uno è il ricorso al preventivo e ad un comparatore. In particolare, si dovrebbe chiedere il primo al maggior numero di imprese operanti sul territorio di riferimento e cercare di metterle in concorrenza tra di loro, al fine di spuntare un prezzo effettivamente conveniente. Alla fine si potrebbe scoprire che la spesa sostenuta è molto inferiore a quanto si prevedeva inizialmente.
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