Per chi deve inviare posta, si tratti di pacco, lettera o raccomandata, è assolutamente necessario provvedere a specificare chi ad inviarla e chi invece debba riceverla. I termini che stanno ad indicare il punto di partenza e quello di arrivo dell’invio, sono il mittente e il destinatario. A meno che non si intenda inviare il tutto in maniera del tutto anonima, per motivi precauzionali o comunque con l’intento di preservare la propria riservatezza.
Scrivere mittente e destinatario è naturalmente molto importante: se non compare il mittente, il destinatario può essere indotto alla preoccupazione e magari pensare che si tratti di materiale pericoloso (basti pensare alle lettere contenenti antrace inviate a scopo di terrorismo). Se invece non si indica il destinatario è impossibile capire a chi sia destinato il materiale inviato.
La domanda che ne consegue, a rigor di logica, è la seguente: dove devono essere specificati i due estremi, in modo tale da andare ad agevolare il compito a chi è incaricato di recapitare il tutto?
Il mittente è obbligatorio?
Specificare il mittente è obbligatorio? No, almeno nel caso di una normale lettera. La situazione muta però completamente se si invia una comunicazione di carattere legale, ad esempio una raccomandata, oppure un pacco. In questo secondo caso, infatti, è necessario recarsi presso un ufficio postale o incaricare della spedizione un corriere, ove un pacco che non specifichi il mittente non viene accettato, per ovvi motivi.
Si pensi ad esempio ad un malintenzionato il quale intenda colpire in qualche modo, ad esempio con un pacco esplosivo, una persona: ove il suo nome non venisse registrato da un incaricato l’azienda che spedisce potrebbe essere chiamata a rispondere dell’accaduto, anche da un punto di vista legale.
Come scrivere i dati identificativi su una busta
Quando si invia una busta, si possono usare vari formati. Ad esempio una busta bianca, una gialla, una imbottita o una più o meno grande. La scelta dipende naturalmente dalle proprie esigenze. In ognuno di questi casi, però, non dovrebbe mai mancare l’indicazione di chi invia il materiale e dove esso sia indirizzato.
La prima cosa da specificare sulle modalità di scrittura, è che non è necessario scrivere “nome e cognome”, “via” (o piazza), “Numero civico”, “Cap” e “Località”, seguiti poi dalle indicazioni. Bastano in effetti i dati reali, magari disposti su righe diverse, scritti in maniera molto chiara, per aiutare gli incaricati ad effettuare l’invio senza eccessivi problemi.
Dove devono essere disposti i dati
La disposizione dei dati, invece, può variare sulla base del formato utilizzato. In particolare:
- nel caso di una busta semplice il destinatario deve essere indicato nella parte posteriore della busta, sotto al francobollo, mentre il mittente va specificato sul frontespizio, sopra la parte che andrà a chiuderla;
- nel caso di una busta grande, sia il mittente che il destinatario andranno posizionati nella parte posteriore della busta, il primo in alto a sinistra e il secondo in basso a destra;
- per quanto riguarda la raccomandata, deve essere inserito soltanto il destinatario, nella parte posteriore della busta, nello stesso modo indicato in precedenza per la busta grande. Al resto penseranno gli impiegati delle poste o dell’azienda cui si decide di affidare la comunicazione;
- infine la busta gialla, per la quale il posizionamento è in pratico quello che abbiamo ricordato per la busta grande.
Cosa fare se si sbaglia indirizzo o si riceve una busta per sbaglio?
Sinora abbiamo visto come devono essere scritti i dati in grado di far giungere una busta a destinazione. A volte, però, può accadere che l’indirizzo del destinatario sia errato. Cosa può accadere in un caso simile? In pratica la spedizione resterà inevasa, ma quanto inviato sarà rispedito al mittente. E proprio questo è il motivo per il quale chi compie l’invio dovrebbe specificare i suoi dati, i quali potranno facilitare la restituzione della comunicazione in questione. A meno che, appunto, non si tratti di una lettera anonima, ovvero della quale non si intenda far conoscere il mittente per motivi del tutto personali.
Infine, il caso in cui al proprio domicilio arrivi una busta che non doveva essere indirizzata a noi, ovvero di cui sia stato sbagliato il recapito. In questo caso, si può ovviare in due modi:
- ove il destinatario sia un vicino di casa si può recapitargli il materiale direttamente, oppure metterlo nella sua cassetta postale;
- ove non sia possibile reperirlo, si può andare al più vicino ufficio postale e affidare ad esso il compito di rimediare all’errore, facendo presente quanto accaduto.
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