Il dropshipping è sempre più in voga, anche nel nostro Paese. La formula di vendita che consente di vendere prodotti anche senza detenerli fisicamente all’interno del proprio magazzino è infatti in grado di riversare una serie di vantaggi rilevanti a chi la utilizza.
Derivante dal fatto che l’onere della spedizione non è a carico di chi vende, il quale può così concentrarsi esclusivamente sul lato di sua pertinenza. Con una crescita di risultati, sotto ogni aspetto. Ma andiamo a vedere più nel dettaglio di cosa si tratti.
I vantaggi del dropshipping
Il dropshipping è noto in Italia anche come triangolazione. Per dare vita alla quale concorrono tre figure: il venditore, l’acquirente e il fornitore, cui spetta in particolare il compito anche di spedire a destinazione quanto ordinato.
Un modus operandi che rende evidenti i vantaggi per il venditore. Il quale, in pratica, non deve è più costretto a dover lottare con le rese in magazzino e a dover stoccare le merci. Il suo compito si limita ad acquistare quanto piazzato, delegando la spedizione al fornitore. Con una importante postilla: la spedizione avverrà sotto la sua egida, senza che il fornitore compaia.
In un’ottica di questo genere, il venditore si ritaglia un ulteriore vantaggio: l’unico investimento iniziale è il costo per la realizzazione di un sito gradevole, una vetrina in grado di attirare i clienti in modo da spingerli ad acquistare i prodotti messi in vendita.
Un modus operandi vantaggioso al massimo per chi vende. Tale da configurare il dropshipping come l’ultima frontiera del commercio elettronico.
Dropshipping: le chiavi per il successo
Per sfruttare l’opportunità del dropshipping, il venditore è chiamato a concentrarsi su due aspetti particolari:
- il varo di una strategia di marketing tale da attirare visitatori e spingerli ad ordinare un prodotto. Per attuarla è necessario non solo posizionare al meglio il sito, ma anche ricorrere a strumenti pubblicitari adeguati, a partire da un classico come Adsense di Google. Facendo inoltre di tutto per incrementare il CRO (Conversion Rate Optimization);
- l’individuazione di fornitori affidabili, cui affidare il compito di occuparsi di aspetti fondamentali. Categoria in cui non rientra solo lo stoccaggio e la spedizione delle merci, ma anche la loro ricezione, l’inventario e la gestione del magazzino.
I vantaggi del dropshipping
Il successo del dropshipping è dovuto ai tanti vantaggi che riesce ad assicurare da un lato al venditore e dall’altro ai produttori. Per quanto riguarda i primi, vanno ricordati:
- la pressoché totale libertà di individuare la propria clientela, il catalogo e i mercati di riferimento, in modo da dare vita ad una strategia di largo respiro, in grado di produrre risultati ottimali;
- la possibilità di concentrare i suoi sforzi sul lato marketing, eliminando fastidiose incombenze le quali potrebbero portare via tempo prezioso.
Dal lato produttore, i vantaggi sono invece i seguenti:
- la possibilità di aumentare il proprio fatturato senza dover pensare ad una promozione la quale potrebbe rivelarsi dispendiosa senza peraltro approdare a risultati di rilievo;
- la possibilità di bypassare una serie di intermediari il cui operato eroderebbe in maniera sensibile il margine di guadagno.
Quali sono i costi del dropshipping?
Quanto costa il dropshipping? Si tratta di una domanda che tutti coloro interessati a questa formula dovrebbero porsi, prima di adottarlo. Nella lista che ne consegue, occorre valutare:
- il costo necessario per acquistare un dominio e costruire un sito performante. Se nel primo caso la spesa è limitata a poche decine di euro, nel secondo occorre rivolgersi ad una agenzia specializzata, a meno che non si abbiano le competenze adeguate. Una spesa la quale, quindi, potrebbe elevarsi sino a qualche migliaio di euro;
- dare vita ad una campagna promozionale tesa a far scalare al sito posizioni sui motori di ricerca. In caso contrario ci si deve rassegnare ad una esposizione non ottimale, tale da influire in negativo sui propri affari.
A questi costi occorre poi aggiungere l’investimento in termini di tempo. Ovvero quello necessario ad analizzare il mercato, in modo da capire quale sia il livello della concorrenza e se puntare su prodotti diffusi oppure di nicchia. Un tempo che va considerato alla stregua di un investimento, quindi da ottimizzare.
Ultimo passo: l’individuazione del fornitore giusto
Una volta che siano stati esaminati i costi, nel caso si intenda proseguire sulla via del dropshipping non resta che dare inizio alla ricerca dei fornitori. I quali possono essere trovati nel nostro Paese, oppure all’estero.
Basta effettuare una rapida panoramica sul web per capire come il panorama che si prospetta in tal senso sia sempre più interessante. Sono infatti sempre di più i fornitori che si propongono ai venditori, con formule di cui occorre valutare con attenzione i pro e i contro. Dando vita ad un quadro nel quale è possibile reperire soluzioni estremamente convenienti.
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