Sono sempre di più i commercianti che decidono di aprire un eCommerce. In aggiunta al negozio fisico o, addirittura, in sostituzione di esso. Una decisione, la seconda, che è sempre più frequente, proprio per l’evidente convenienza che una ipotesi di questo genere può comportare.
Si pensi ad esempio al notevole risparmio in termini di costi, considerato come il negozio virtuale non necessiti di mura, con tanto di affitto da pagare. E come anche in termini di personale, il risparmio possa essere notevole, per ovvi motivi. Inoltre, è anche possibile bypassare del tutto il discorso relativo alla logistica, ad esempio abbracciando il dropshipping, ovvero la particolare formula che prevede l’affido della spedizione ad un altro soggetto, che spesso è proprio il fornitore della merce.
Quando si opta per questa soluzione, naturalmente, si deve però essere in possesso di idee chiare. Occorre cioè riuscire ad individuare una nicchia di mercato che non sia eccessivamente presidiata dalla concorrenza. Ove si riesca nell’intento, le possibilità di successo si elevano in maniera esponenziale.
La concorrenza è sempre più forte
Se in un primo momento il sito web era visto da molti come una semplice operazione di carattere promozionale, comportante costi molto minori rispetto a quelli che possono derivare da una campagna pubblicitaria, ormai non è più così e le ragioni di carattere commerciale prevalgono sempre di più.
Vendere su Internet può convenire notevolmente, in quanto la potenziale platea è immensa. Un altro fattore che va aggiunto all’abbattimento dei costi derivanti dalla scelta del commercio elettronico.
Proprio per questo sono sempre di più coloro che decidono di praticare questa strada. Per farlo, però, occorre programmare tutto a puntino, sapendo che il sito è solo una vetrina, non sufficiente per assicurare il successo. Proprio in considerazione del fatto che sono sempre di più coloro che decidono di sbarcare sulla rete con l’evidente intento di guadagnare, quindi non come semplice testimonianza.
Tra gli aspetti che vanno curati a puntino, per poter avere buone possibilità di resistere, uno dei principali è rappresentato dalla spedizione dei prodotti venduti.
La spedizione è un aspetto centrale del commercio elettronico
Tra i fattori cruciali che occorre considerare quando si decide di varare un eCommerce, c’è anche e soprattutto la spedizione della merce venduta. Dalla quale dipende, in sostanza, la chiusura della transazione.
La spedizione, infatti, deve andare a soddisfare due aspetti:
- quello finanziario, in quanto se il suo costo è troppo elevato erode la convenienza di una vendita oppure costringe ad alzare il prezzo del prodotto;
- quello promozionale, in quanto dalla sua qualità dipende la soddisfazione del cliente. E un cliente scontento è estremamente pericoloso, in quanto non solo può decidere di annullare l’operazione esercitando il diritto di recesso, ma anche di rendere pubblico il suo malumore, su social e forum ove si discute di aspetti legati proprio al commercio elettronico. In questo secondo caso, il patatrac è realmente dietro l’angolo.
Affidarsi ad un corriere di livello è obbligatorio
Come può essere scelto un corriere? Naturalmente il subitaneo impulso è quello di affidarsi a quello che pratica la tariffa che, ad un primo sguardo, sembra la più conveniente.
La spedizione, però, è un aspetto del commercio e obbedisce almeno in parte ad un vecchio detto: chi più spende, meglio spende. Quindi, mirare al massimo risparmio dovrebbe essere una ipotesi da non prendere neanche in considerazione. Per il semplice motivo che quello che conta realmente è la qualità del servizio. Una volta preso atto della sua esistenza, si può pensare di cercare chi quel tipo di servizio è in grado di offrirlo a tariffe più convenienti. Il modo migliore per farlo è affidarsi ad un comparatore. Di cosa si tratta?
Il comparatore è un servizio proposto sul web da alcuni siti, che gli affidano il compito di andare a confrontare gli attori di un determinato settore. Basta collegarsi al portale che lo propone e riempire il questionario per avere in un tempo rapidissimo una panoramica delle migliori soluzioni proprio in base alle esigenze prospettate. Una strada ormai comune ad un gran numero di piccole imprese che non possono permettersi di non tenere in considerazione una strada di questo genere.
Cosa conviene vendere?
L’ultimo aspetto che andiamo ad affrontare, anche se in maniera sommaria, è quello relativo a ciò che si dovrebbe vendere. Non tanto riferendo il discorso ad un determinato settore merceologico, quanto ai parametri da tenere presenti per aumentare la propria possibilità di intercettare una domanda diffusa, ma che trova difficoltà ad essere esaudita.
In tal senso occorre appuntare la propria attenzione su:
- prodotti che non siano facilmente reperibili nelle rivendite territoriali, in particolare nella GDO, meglio ancora se di nicchia;
- in particolare che siano venduti da pochi concorrenti, anche sul web, scartando in partenza ciò che è offerto da Amazon e Alibaba;
- non oggetto di continue svendite al ribasso;
- in grado di garantire buoni margini di profitto.
Riuscendo a soddisfare questi parametri, le possibilità di avere successo nel commercio elettronico possono effettivamente essere notevoli.
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