La cosiddetta esperienza d’acquisto è ormai un fattore da coltivare con attenzione per chi ha deciso di fare commercio elettronico. Se, infatti, in un negozio fisico l’acquirente sceglie il prodotto e si presenta alla cassa per pagarlo, prendendone immediatamente possesso, sul web la transazione prende un aspetto molto diverso. In cui vanno considerati alcuni aspetti che possono renderla più o meno facile per chi deve acquistare.
In questo procedimento un particolare ruolo è affidato al metodo di pagamento. L’utente, infatti, deve essere messo nelle condizioni di pagare nel modo che gli risulta più facile. Proprio per questo chi si vede spedire il pacco presso il domicilio indicato deve poter avere l’opportunità di pagare in contrassegno. Andiamo dunque a vedere di cosa si tratti.
Pagare alla consegna: una modalità spesso sottovalutata
Il pagamento con contrassegno, ovvero all’atto in cui si riceve la merce ordinata, è una modalità troppo spesso sottovalutata. Per chi effettua l’acquisto, infatti, rappresenta un elemento in grado di tranquillizzarlo, avendo la sicurezza che il suo pagamento non andrà disatteso, ma corrisponderà alla consegna di un pacco contenente quanto desiderato.
Molti commercianti a distanza, però, non solo preferiscono non attivare questa opzione, ma arrivano addirittura a dargli una connotazione negativa. Chi assicura loro, infatti, che il pacco sarà effettivamente ritirato e pagato dall’acquirente?
Magari si tratta di un rischio, ma occorre anche tenere presente che la controparte potrebbe essere a sua volta preoccupata che al pagamento anticipato non corrisponda l’effettivo invio della merce richiesta. Del resto basta fare una rapida panoramica sul web per notare il gran numero di persone che denuncia vere e proprie truffe, quelle relative al pagamento di prodotti mai effettivamente consegnati.
Il contrassegno è un rischio per il venditore
In effetti, il pagamento in contrassegno, ovvero il saldo all’arrivo del pacco, rappresenta un rischio per il venditore. In particolare può esserlo:
- per chi ha appena iniziato la sua attività e può essere messo in difficoltà dall’ipotesi di essere pagato a distanza di settimane dall’invio della merce di cui ha anticipato il costo al fornitore;
- per chi ha una attività connotata da bassi margini di guadagno, i quali possono essere ulteriormente erosi dall’ipotesi di usufruire un servizio che comunque comporta un costo aggiuntivo;
- nel caso in cui l’acquirente si riveli un soggetto poco o nulla affidabile. Il pagamento con assegno scoperto non è certo una rarità in questo genere di transazioni, così come il blocco del pagamento;
- nel caso in cui la controparte abbia dato vita ad un acquisto basato su un impulso subitaneo e si sia in seguito pentito, rifiutandosi di conseguenza di ritirare il pacco;
- nell’eventualità che il pacco inviato venga sottratto o smarrito, facendo ricadere il peso dell’operazione sulle spalle del commerciante, generando un passivo.
I vantaggi del pagamento con contrassegno
Sull’altro piatto della bilancia, però, occorre mettere alcuni vantaggi di non poco conto offerti da questo genere di pagamento. In particolare.
- il senso di sicurezza che regala all’acquirente, avvicinando le modalità della transazione a quelle che connotano i negozi fisici;
- la possibilità di intercettare quella fetta di consumatori attratti da questa possibilità di pagamento, che non è certo minoritaria;
- l’opportunità di attrarre clienti in settori in cui i prodotti non costano poco. L’eventualità di essere truffati quando sono in gioco importi notevoli non suona piacevole per questo genere di utenza.
Spedire in contrassegno: quali le modalità previste?
Per chi intende accordare alla propria clientela la possibilità di pagare in contrassegno, è possibile rivolgersi ai corrieri che accordano questo servizio. Sia per quanto riguarda le spedizioni in Italia che fuori dai confini nazionali.
Un servizio di cui possono anche essere scelte le modalità, tra le seguenti:
- pagamento con assegno bancario o circolare intestato al mittente, in cui il fattorino, alla consegna del collo, provvede a ritirare un assegno intestato a chi spedisce senza essere tenuto a controllare la correttezza del titolo ritirato. In pratica il corriere non incassa l’importo, ma provvede solo a far recapitare al domicilio del venditore il titolo di pagamento;
- pagamento con assegno bancario e circolare intestato al corriere, che a differenza del precedente prevede la riscossione da parte del corriere di un titolo di pagamento intestato all’azienda e, una volta messo all’incasso e aver verificato il buon fine dell’operazione, opera il rimborso all’impresa dell’importo spettante tramite un bonifico;
- pagamento in contanti, con il ritiro da parte del corriere dell’importo indicato nella lettera di vettura e il successivo accredito sul conto indicato dal cliente degli importi dovuti. Nel nostro Paese l’importo massimo che può essere incassato in contanti ammonta a 2.999 euro, per effetto delle norme antiriciclaggio approvate con il decreto legislativo 90 approvato nel 2017;
- pagamento mediante PoS (Point of sale) con bancomat o carta di credito, un metodo che è stato introdotto da poco e quindi scarsamente diffuso.
Quanto costa il servizio di contrassegno?
A questo punto, non resta che cercare di capire quanto possa costare il servizio di pagamento mediante contrassegno offerto dai corrieri. Le aziende di spedizione che lo offrono, propongono tariffe che oscillano tra i 3 e i 20 euro.
Una forbice quindi molto ampia, derivante naturalmente dalle modalità proposte di volta in volta. Per verificare il reale costo si consiglia di conseguenza di consultare le aziende del settore, in modo da conoscere anche le differenze tra un servizio e l’altro.
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