I farmaci rappresentano purtroppo una parte importante della nostra vita di ogni giorno. Chi ha patologie complesse, può in effetti ritrovarsi a combattere per periodi più o meno lunghi di tempo con le loro ripercussioni di carattere sanitario.
Una problematica la quale può rivelarsi complicata da gestire per chi poi necessita di viaggiare, ad esempio per motivi di lavoro o di studio. Se è vero che i medicinali più importanti possono essere reperiti anche con una certa facilità, sarebbe comunque consigliabile recare con sé il quantitativo in grado di soddisfare le proprie necessità senza dover mettersi alla ricerca degli stessi, con conseguenze che possono anche sfuggire di mano, mettendo a repentaglio la salute.
In particolare, la ricerca di farmaci particolari può diventare complicata all’estero. Ove in alcuni Paesi magari i principi attivi sono reperibili in altri medicinali, ma non in quelli che abitualmente vengono assunti. Con la possibilità che vengano a crearsi pericolosi equivoci, anche a causa di incomprensioni linguistiche.
Sino ad arrivare al caso di tipologie di medicinali che vengono vendute magari nel nostro Paese, ma non in altri in cui si deve trascorrere un periodo di tempo. Senza arrivare al caso limite rappresentato dai farmaci psicotropi o da sostanze che possono essere considerate alla stregua di stupefacenti. Con conseguenze giudiziarie pericolose, a meno che non si sia in possesso di una specifica certificazione medica rilasciata da un medico di medicina generale, da un pediatra di libera scelta, convenzionati con il Servizio sanitario nazionale (SSN) o da un medico che lavori alle dipendenze dello stesso.
L’invio di medicinali all’estero: la soluzione sono i corrieri?
Come abbiamo visto, quindi, quello dei farmaci rappresenta un problema di non poco conto per chi viaggia. Per poterlo attenuare, però, è possibile rivolgersi alle aziende di spedizioni, le quali sono in grado di poterlo fare appianando tutte le difficoltà ad essi legate.
Proprio in considerazione della complessità del problema e dell’uso sempre più frequente di farmaci tesi a stabilizzare le condizioni di salute delle persone o a guarirli da patologie insorte, le aziende del settore hanno dato vita ad una serie di servizi in grado di rivelarsi molto utili, se non fondamentali, in tal senso.
Si tratta naturalmente di servizi speciali, per i quali occorre informarsi sui costi, prima di intraprendere una via di questo genere. Andiamo comunque a vedere più nel dettaglio di cosa si tratti.
La differenza tra spedizione speciale e standard
Come appena ricordato, spedire farmaci all’estero rappresenta un servizio speciale. Tale quindi da implicare notevoli differenze con le spedizioni standard. Cosa significa precisamente ciò? Che i medicinali contenuti in un pacco di questo genere saranno verificati con un surplus di attenzione dalle dogane. Una precauzione che discende proprio dall’esigenza di verificare che il contenuto sia congruo.
Va anche specificato come di norma sia possibile unicamente l’invio di medicinali da banco i quali non richiedono una ricetta specifica da parte di un medico.
Altro obbligo da rispettare è quello relativo alla presenza dei due documenti che rappresentano il logico corollario di tutte le spedizioni rivolte verso l’estero. Stiamo parlando naturalmente della fattura pro forma e della dichiarazione di libera esportazione, cui deve essere allegata una fotocopia del documento di riconoscimento.
Se per gran parte dei farmaci diretti verso l’estero basta una busta, a patto di non superare il mezzo chilo in termini di peso, in caso si renda necessaria la spedizione di più confezioni di medicinali o di confezioni più grandi e/o pesanti, diventa necessario l’utilizzo di un pacco. Al quale naturalmente occorre riservare grande attenzione in sede di imballaggio.
Per provvedere al meglio a questa incombenza, si consiglia di disporre i farmaci nel pacco in maniera tale da evitarne la rottura. Per dividerli e proteggerli in maniera più adeguata, è poi possibile utilizzare materiali adatti allo scopo, a partire dal pluriball. L’ideale sarebbe utilizzarne di trasparenti, in maniera da semplificare al massimo l’eventuale verifica dei funzionari doganali. Avendo infine cura di sigillare la scatola nel migliore dei modi possibili.
La necessità della sicurezza nel trasporto di medicinali
Come abbiamo visto, quindi, nel trasporto di farmaci e medicinali occorre avere una particolare cura nella predisposizione delle migliori condizioni possibili. Una esigenza che deriva dalla necessità di tutelare al massimo il contenuto del pacco. Avendo cura di accludere la necessaria documentazione in grado di chiarire cosa si stia effettivamente trasportando, in modo da evitare pericolosi fraintendimenti.
Altra avvertenza che si dovrebbe prendere in considerazione è quella relativa al tracciamento dei farmaci inviati. Un servizio che rappresenta ormai una consuetudine per le ditte di spedizioni professionali.
Come del resto è possibile richiedere ai corrieri particolari attenzioni per il contenuto loro affidato. Ad esempio quello relativo alla necessità di conservare i farmaci ad una determinata temperatura, in modo da evitarne il pericoloso deterioramento. Per farlo i corrieri possono utilizzare imballi isotermici conformi alle normative IATA o materiali refrigeranti come il ghiaccio secco o il gel. Servizi che, naturalmente possono comportare un aggravio di spesa.
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