Ottimizzare i costi è una assoluta necessità per chi si è dedicato al commercio. Non tenere nel conto quelli che vanno a pesare sul prodotto venduto può rivelarsi una mossa assolutamente controproducente. Se non si riesce a farlo i ripieghi possono essere solo due, ed entrambi dannosi: ridurre la convenienza di una transazione o, addirittura, renderla non conveniente per il cliente finale, che sarà spinto a preferire la concorrenza.
Per chi fa commercio elettronico, il modo migliore di ottimizzare i costi consiste nel reperire scatole in grado di dare vita ad un elevato rapporto tra qualità e prezzo. Ma anche alcuni accorgimenti possono contribuire non poco in tal senso. Tra i quali l’esatta misura dell’imballo che si deve spedire, impedendo in tal modo di dover pagare soldi in più per uno spazio in eccesso.
Come gli spedizionieri formulano le loro tariffe
Quando si chiede un preventivo ad un corriere, per la spedizione dei propri pacchi, occorre sapere come gli stessi provvedano a formulare le tariffe proposte alla propria clientela. In pratica, ogni corriere fa riferimento a sistemi diversi al fine di andare a stabilire il prezzo di una spedizione, dando più rilievo ad un aspetto, invece che ad un altro.
I fattori considerati, però, sono sempre gli stessi, per tutti loro. A partire naturalmente dalla destinazione del pacco e dalle sue misure in termini dimensionali e di peso. Una volta ricevute queste informazioni sono finalmente in grado di formulare il loro preventivo, sul quale il cliente potrà fare le sue considerazioni. Per poi decidere quale delle proposte ricevute possa essere la migliore in relazione alle proprie esigenze.
Come calcolare il peso
Il primo aspetto da vagliare è quello del peso. Il quale, quando si parla di spedizioni, può essere di tre tipi:
- effettivo, che nel caso di un pacco rappresenta semplicemente il peso complessivo del pacco finito, il quale va a racchiudere il peso della merce, l’imballaggio e la scatola. A rilevarlo è una semplice bilancia e il dato che viene restituito dalla misurazione è assolutamente fondamentale per poter infine determinare il peso tassabile e calcolare di conseguenza il congruo importo di una spedizione;
- volumetrico, indicato anche come “peso volume” o “pesatura dimensionale”. Si tratta di uno dei parametri più utilizzati dai corrieri al fine di determinare il prezzo di spedizione, in quanto si basa non soltanto sul peso, ma anche sul volume di un pacco. Se un tempo tale metodologia di calcolo era riservata quasi esclusivamente alle spedizioni aeree, proprio per lo scarso spazio a disposizione, con il passare del tempo si è allargato ad altri mezzi. Nel farlo, si è deciso di fissare il peso convenzionale di un metro cubo, in modo tale da riuscire ad ottimizzare i costi del viaggio senza esaurire lo spazio disponibile prima ancora di raggiungere il peso massimo che può essere trasportato. In particolare questo metodo di calcolo è stato applicato anche al trasporto su gomma, evitando che colli voluminosi possano ridurre lo spazio utilizzabile senza che sia stato raggiunto il peso limite. Per averlo basta calcolare il volume del collo (lunghezza, altezza e larghezza), per poi dividerlo per il coefficiente volumetrico, valore che viene determinato dalla singola azienda di trasporti;
- tassabile, quello che, a seconda dei casi, viene scelto come misura da utilizzare al fine di determinare la tariffa della spedizione. In pratica il corriere va a selezionare il valore maggiore tra peso effettivo e peso volumetrico, chiedendo al cliente entrambi i dati.
Proprio in base a quanto detto, è assolutamente dirimente saper calcolare le misure del pacco al fine di poterlo spedire senza avere sorprese sui costi effettivi.
Come calcolare le misure di un pacco
Quando si deve spedire un pacco, occorre dare vita ad un iter ben preciso, composto dai seguenti passi:
- procurarsi tutto il necessario per dare vita ad un imballo a regola d’arte del pacco;
- confezionare la scatola e completarla;
- calcolare le dimensioni del pacco prima di prenotare il ritiro del pacco presso il proprio domicilio.
In particolare, il terzo passaggio deve fare in modo che i dati non siano ipotetici, ma reali. Per assicurarsi che lo siano, occorrono una bilancia pesa pacchi (soluzione sicuramente preferibile) o una qualsiasi bilancia casalinga o da banco, righello (nel caso di piccoli pacchi), flessometro, metro da sarta o da muratore. Una volta prese le misure vanno annotate tramite carta e penna su un supporto qualsiasi.
A questo punto è tutto pronto per calcolare le misure, con questa sequenza:
- misurazione del peso effettivo del pacco. Ove sia di piccole dimensioni lo si può appoggiare direttamente sul piatto della bilancia, nel caso sia ingombrante, quindi più grande di esso, è consigliabile procedere con la doppia pesata. Per farla occorre salire sulla bilancia e prendere nota del peso indicato, per poi prendere in mano il pacco tra le mani e salire nuovamente sulla bilancia, annotando di nuovo il peso indicato. Il peso del pacco può essere a questo punto dedotto sottraendo il dato del proprio peso a quello della seconda pesata;
- una volta individuato il peso del pacco occorre misurare con il flessometro lunghezza, altezza e larghezza della scatola;
- annotate anche queste misure, si è in possesso di tutti i dati necessari al fine di stabilire il peso volumetrico e le dimensioni complessive del collo. Le quali saranno il risultato della determinazione del perimetro della scatola secondo la formula (altezza + larghezza) moltiplicato per 2, aggiungendo infine al risultato ottenuto il valore della lunghezza.
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