Il Made in Italy agroalimentare continua a tirare moltissimo in ogni parte del globo. Mangiare prodotti tipici della nostra cucina rappresenta in effetti una vera e propria esperienza per molti amanti della buona tavola, che in tal modo alimentano una delle voci più corpose del nostro export. Inoltre per molte di queste persone l’Italian way of life è un culto da portare avanti ad ogni costo, vedendo nel nostro modo di vivere un modello di stile inimitabile.
All’interno della cucina tricolore, però, un posto di assoluto riguardo è detenuto dai prodotti tipici siciliani. Una serie di prelibatezze che comprende cassate, cannoli, pasta alla Norma o con le sarde, caponata, arancini e molto altro. Sempre più desiderati a livello globale e visti anche alla stregua di un vero e proprio fattore culturale. Come dimostrano le trasmissioni dedicate al tema in molte parti del mondo.
La BBC celebre la cucina siciliana
La BBC rappresenta una vera e propria istituzione culturale conosciuta a livello planetario. E come tale riconosciuta, proprio per l’autorevolezza che ne contraddistingue le trasmissioni.
Autorevolezza impegnata anche a favore della cucina siciliana, gratificata dal canale statale britannico di un documentario, “The beautiful dead”, in cui è stato dato ampio spazio ai dolci che vengono consumati sull’isola in concomitanza con la “Festa dei morti”, ovvero il 2 novembre. Giorno in cui la commemorazione dei defunti si accompagna alla degustazione di una lunga serie di dolci locali come i crozzi ‘i mottu (le ossa dei morti), i tetù bianchi e marroni, gli ‘nzuddi, i pipareddi e i pupi ri zuccaru.
Sempre la BBC ha poi deciso di dare vita ad una classifica riservata ai piatti tipici dell’isola. Nella quale hanno trionfato gli arancini, favoriti probabilmente dalla pubblicità a loro favore da parte di Luigi Camilleri, il quale ha sapientemente costruito uno dei suoi racconti con protagonista il commissario Montalbano incentrandolo sull’attesa per questa prelibatezza da parte del suo personaggio simbolo. Riservando al contempo un posto di assoluto rilievo alla meno nota caponata, definita “un piatto divino, incredibilmente buono, ricco di sapori mai sentiti prima”.
Infine è da ricordare un articolo sul pistacchio di Bronte, pubblicato stavolta sul sito dell’emittente. Nel quale si parla appunto di questo prodotto che è definito il “Sicily’s green gold”. Definizione dovuta al fatto che il suo prezzo è doppio rispetto al pistacchio dei due maggiori produttori mondiali, USA e Iran. Soltanto 230 produttori possono fregiarsi della possibilità di apporre il marchio DOP sui loro pistacchi, ritagliandosi un posto di preminenza in una miniera agroalimentare capace di creare un giro di affari annuo stimato sui 20 milioni di euro.
BuzzFeed premia i cannoli e la pasta reale
Il tema della cucina siciliana fa capolino anche su BuzzFeed, sito che però ha deciso di premiare i dolci, in particolare i cannoli e la pasta di mandorle, definito il dolce più gustoso in assoluto dell’intera Europa meridionale. Un sigillo abbastanza logico per quella che viene del resto definita “pasta reale”, proprio perché ritenuta una specialità degna di un nobile.
Anche in questo caso, comunque, si assiste ad una clamorosa rivincita della caponata. Piatto povero troppo spesso messo in sottordine ad altre gustosità isolane che però, a quanto pare, riesce a incontrare all’estero un gradimento addirittura superiore a quello di cui gode nel nostro Paese. Forte anche di una platea formata da milioni di siciliani di seconda e terza generazione i quali vivono in metropoli come New York, Los Angeles, Chicago Miami, Detroit (Stati Uniti), Buenos Aires (Argentina), Caracas (Venezuela), Sidney e Melbourne (Australia), Francoforte (Germania), Londra (Regno Unito) Zurigo (Svizzera) e molte altre.
Le specialità gastronomiche trainano l’export siciliano
Per capire meglio il successo dei prodotti tipici siciliani, occorre dare un rapido sguardo alle statistiche ufficiali, a partire da uno studio condotto da Unicredit. Dal quale si apprende che in termini di fatturato essi rappresentano il 5,3% del PIL isolano. Di cui 1,2 miliardi sono destinati alle esportazioni, ormai un vero e proprio volano economico, il quale nel corso dell’ultimo decennio è cresciuto del 68%.
I mercati più importanti verso i quali si indirizzano prodotti gastronomici e tipici sono Francia, Germania, Stati Uniti e Svizzera, i quali assorbono oltre il 50% dell’export totale. Un export cui oltre ai prodotti più famosi contribuiscono anche la marmellata di Gelsi, il tonno rosso, il tonnetto mediterraneo, la bottarga di tonno, il formaggio ragusano DOP, le cassatelle di Agira, l’olio della Val di Mazara o l’extravergine dei Monti Iblei, le ciliegie dell’Etna, le arance di Ribeira, il salame Sant’Angelo di Brolo e molto altro.
Come è possibile acquistare i prodotti tipici siciliani?
Come si può facilmente capire, i prodotti tipici siciliani hanno grande successo anche sul web. Ove sono ormai molti i siti che ne propongono l’acquisto, confidando sul gradimento sempre più diffuso dei consumatori di ogni angolo del globo, non solo degli italiani o dei loro discendenti.
Tra di essi un posto del tutto particolare spetta a dallasicilia.com, portale dedicato ai prodotti isolani, ormai diventato un vero e proprio punto di riferimento per tutti coloro che vogliono magari approntare il “pacco da giù” per i propri parenti disseminati in altre parti del mondo.
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